domenica 27 aprile 2014

Dipendenze affettive

Ammettere pubblicamente di avere un problema che rallenta da anni la propria vita è un buon passo, ma risolverlo è sempre piuttosto faticoso. Nella fattispecie io sono una di quelle tante persone al mondo che subiscono la dipendenza dal dipendere da qualcuno. Ovvero il bisogno di dipendere da qualcuno, di avere sempre qualcuno a cui pensare e sul quale proiettare (magari anche solo durante gli istanti prima di addormentarsi) il proprio bisogno d'affetto, il bisogno di prendersi cura di qualcuno. 
Provare dipendenza significa mettere in disparte le priorità fondamentali della propria vita, ovvero, trovare un lavoro, dedicarsi allo studio, dedicarsi alla musica o a coltivare una qualsiasi cosa davvero importante che possa creare quella svolta necessaria nella propria vita. La dipendenza affettiva è a tutti gli effetti una tossicodipendenza, perché nel momento in cui non si proietta la propria esistenza su qualcuno (anche solo a livello di fantasia) si subisce la fame atavica e i malesseri dovuti ad una vera e propria astinenza. Beh ultimamente sto cercando di combattere una dipendenza affettiva, magari non pesante come altre avute in passato, ma di sicuro capace di farmi rallentare brutalmente in un periodo chiave come il post-laurea/ricerca di un lavoro. 
In questi giorni poi son tanti i pensieri (alcuni anche piuttosto infantili) su questa questione, alimentati dalla visione di coppie di amici e disagiati che si scambiano amore quando non sono nemmeno in grado di amare se stessi. Domande da scuole medie del tipo "sta gente è stata capace di trovare un qualcuno da amare abbastanza sinceramente, ed io che sono una persona tutto sommato equilibrata da anni non riesco a creare nemmeno un briciolo di relazione normale?". 

La cosa interessante è che fondamentalmente la sofferenza ricavata da questi stati d'animo è col passare degli anni sempre più sottile e delicata, non così opprimente come un tempo, come se si fosse creato una sorta di callo per ripararsi un pò dalla continua frizione della realtà sul tuo cuore esperto ma in fondo giovanissimo, quasi adolescente. Mi rendo conto di sospirare abbastanza spesso...più che altro per la voglia di donare affetto e di prendermi cura di qualcuno in maniera completa... e smettere di contare le stelle magari.



mercoledì 16 aprile 2014

Goodbye pork pie hat


Il brano che mi rende contemporaneamente sia profondamente triste che profondamente felice. Un pezzo meraviglioso di Charles Mingus, riarrangiato da Derek Sherinian e Steve Lukather, che è diventato un'ossessione da una settimana a questa parte.