sabato 19 luglio 2014

Lucio Dalla - Canzone


Quando la mente richiama la canzone giusta, perfetta in ogni sua sfumatura e parola...

mercoledì 16 luglio 2014

..in fondo la vita è una favola della Disney

è tutto veramente molto importante nella vita:
essere lasciati, non essere accettati, essere licenziati, spaccarsi una gamba, perdere un dito della mano destra, perdere degli occhi azzurri, trovare lavoro, non cercarlo, essere pigri, alzarsi la mattina alle 5 del mattino e spaccarsi il culo per portare il cibo a casa e sfamare una moglie ingrata e dei bambini infelici, sorridere, innamorarsi, aver paura che lei si innamori, lasciarsi andare, lasciarla andare, bucare la ruota della bicicletta, cadere col muso a terra, rialzarsi e bestemmiare i santi, donare la propria vita agli altri, donarla a se stessi, dimenticarsi di vivere, ricordarsi di piangere, avere l'orario in agenda per fare la cacca, sporcarsi con i pennarelli, dipingere un muro di nero, vestire di nero con le calze bianche, i lacci color fucsia, le radici degli alberi, la mamma, le sorelle rompicoglioni, i fratelli persi, la morte.
Tutto questo e molto altro ancora, nel rispetto della vita umana, del suo valore intrinseco, che la gente sia ladra, sia un monaco, un prete, un operaio, un burattinaio o burattino. Rispettare il valore della vita umana è l'unica legge che accomuna gli esseri umani, li fa stringere davanti ad una tomba oppure piangere assieme di fronte alla nascita di un figlio, o durante un bombardamento israeliano. 

Metarock - Alex Britti (Settembre 2013)

Avevo fatto una promessa mesi e mesi fa. La recensione del concerto di Alex Britti, tenutosi al metarock a Pisa nel settembre 2013, doveva essere pubblicata in qualche forma... recensione scritta da Ila, uno dei miei peggiori demoni mai affrontati, demone chiaramente non ancora sconfitto, dal quale son scappato per mancanza di forze. Ma tant'è che a distanza di tanti tanti mesi, mi va di pubblicarla...d'altronde le promesse son promesse ed a me va sempre di mantenerle una volta fatte. Io che mai faccio promesse. 

“…” c’è stato il concerto di uno degli artisti che più riconosco come tali, non per nome o abitudine, ma per vissuto. Alex è riconosciuto come uno dei migliori chitarristi italiani da molti, e questo è indubbio, ma una nota la porrei sul suo modo di esprimere i testi che canta, con una voce che definire limpida è un eufemismo. Testi e frasi che possono apparire di una semplicità banale, associati alla sua voce ed al suo modo di fare danno sensazioni degne di questo nome, ed è esattamente quello che ha fatto al concerto: ha preso un background fatto di canzoni trite e ritrite e le ha trasformate in esperienze, esperienze che tutti abbiamo vissuto, in modi meravigliosamente diversi. E tutti, sotto quel palco, le abbiamo sentite come nostre, le abbiamo manipolate, masticate e mandate giù, queste esperienze messe in cassetti dimenticati da chissà quanto. Alex ha il potere di evocare sensazioni forti senza usare parole particolarmente sensazionaliste nei suoi testi, gli basta la chiarezza, la semplicità di poche, semplici note ben piazzate, associate ad un gergo così quotidiano che non c’è da stupirsi del fatto che chiunque possa coglierlo. Un’abilità che molti artisti non hanno, per mancanza di voglia o di interesse, o, chissà, magari di capacità. Parlo non da fan, ma sicuramente come voce di una generazione che ha avuto Alex Britti come colonna sonora di diversi momenti, episodi adolescenziali e, perché no, stupidi motivetti da serate estive. E subito dopo un’estate passata al suono de “la vasca”, ti accoglie l’autunno al suono di “piove”, l’inverno con “oggi sono io” e la primavera con “lo zingaro felice”.  

sabato 12 luglio 2014

L'incedere del tempo e le esperienze

la gente pensa che può rimanere biologicamente giovane per sempre… ma la realtà non è così. Se non hai figli e crei famiglia prima di una certa età (mediamente indefinita ma sicuramente intorno ai 30) tutto diventa complicato. Diventa complicata la riproduzione, diventa complicata la mitosi e la meiosi e tutto il patrimonio genetico fantastico diventa materiale di scarto. È terribile chiaramente. È terribile il fatto che bisogna affrettarsi per vivere il prima possibile, senza farsi destabilizzare dagli eventi. È terribile il fatto che trentenni si comportano come ragazzine che hanno appena vissuto il loro primo giorno di mestruazioni. È terribile il fatto che noi uomini, nonostante l’incedere insolente del tempo, non pressiamo questa gente per ristabilire l’equilibrio ed i contatti con la realtà. Sta gente sta proprio fuori… crede di poter ampliare il proprio parco esperienze a trentanni come se ne avesse venti. Ma c’è un gran problema in tutto ciò. Mentre la mente si conserva e progredisce rimanendo sempre giovane, il corpo non segue lo stesso destino. Il corpo invecchia, rallenta, diventa più macchinoso e complicato, Muore. La mente sopravvive mentre il corpo muore giorno dopo giorno. Beh….a sto punto mi sembra assolutamente chiara l’insensatezza di tutto ciò. Bisogna veramente sforzarsi di crescere il prima possibile! Sfidandosi ogni giorno per accelerare questo processo. È terribile ma si muore! Il corpo invecchia, degrada… e diventa un contenitore di speranze sempre più fragile