secondo giorno dei ventotto, dopo un festeggiamento parecchio sottotono e ricco di ombre nel boccale di birra..
Qualche carezza strappata ma anche desiderata e poi un rientro a casa con lento incedere..con i passi che seguono uno dopo l'altro e la voglia di gustarsi l'umidità dell'aria..
Mi rendo conto di quanto il precedente amore sia stato piuttosto mal vissuto..un amore che suscita principalmente dolcezza e tenerezze non può essere completo, ma quando sparisce lascia un vuoto terribile di carezze..e ne sento parecchio la mancanza al punto da ripensare alle domande principali, al punto di verificare nuovamente le risposte date per vedere se corrispondono a verità..
Ringrazio la ragione per il sostegno che mi da in questi momenti in cui vacillo e mi lascio cogliere dal lato sentimentale delle cose...nonostante questo, non ho voglia di fare l'uomo..ho voglia di appoggiare il pupazzo sempre nella sessa posizione a pancia in giù per gustare ancora il modo di dormire con lei...guancia sulla spalla, braccio che mi stringe piano, una coscia che si infila tra le mie e l'altra lasciva accanto alle mie...i morbidi ricciolini boccolosi sulla spalla e il cuscino...il paradiso.. non c'era davvero momento migliore del riposo con lei.. e questo la dice lunga su come andava il resto..
scappo a riposare ripensando al fatto che non c'è più impeto nel mio modo di scrivere, son davvero tanto stanco di questa città..dolce notte
quando leggo questi racconti al maschile divento sempre molto curiosa della storia che c'è dietro...
RispondiEliminaleggimi allora se ti va...magari pian piano la dipingo la storia che c'è dietro
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