lunedì 16 aprile 2012

Nessuna Nuova, buona nuova.

Il titolo può essere sufficiente a descrivere questo periodo..
Mi son sfogato da morire a cazziare un mio amico, a cercare di mortificarlo e farlo sentire in colpa per le sue cazzate bambinesche.
Non so come sia possibile ma questo mi ha aperto il mondo, forse misto alla primavera ed alla mia voglia di libertà che nuovamente ha ripreso ad ammaliarmi ed a farmi vivere sereno.
Mi sento libero, libero d'essere lucido come voglio, libero di mostrare me stesso e di spiegarlo senza fretta.
Mi sento libero dai bisogni, dalle carezze di una donna, dai desideri più spinti, dalla voglia di intrecciare rapporti nuovi ed intensi.
Mi sento libero dal passato e dagli errori che non avevo mai fatto prima di un certo punto, prova che sentimentalmente ed emotivamente non si finisce mai di crescere..

E proprio da quest'ultimo punto di vista che ho confermato una cosa che ho sempre pensato e che in male ha caratterizzato tutta l'ultima metà del 2011.

La fretta. La fretta di creare qualcosa di unico che ha minato la possibilità di stabilizzare ciò che di ottimo si era creato. Ma questo post non vive nel passato, anzi si plasma nel presente:
Ho imparato che quando cerchi di conquistare una donna è meglio andare per la propria strada, invece di cercare di seguire quella di lei senza conoscerla a priori. Il rischio è sempre il solito, la voglia di voler seguire a ruota invece di camminarle accanto..Ma seguire a ruota è complicato, richiede una precisione unica per evitare di scontrarsi per il rallentamento di lei o al contrario non si riesce a percepire subito l'accelerazione che poi non si ha la forza di seguire...la cosa più importante nella corsa è la costanza. E' l'unica arma contro la stanchezza.
Correggere la rotta ogni volta che si teme d'aver intrapreso una strada sbagliata è assolutamente dannoso. Perchè quasi sempre dettato dalla paura di perdere la giusta via.
Se uno vive in maniera naturale, senza lasciarsi stuzzicare dalla paura, il cammino lo si compie assieme, in caso contrario si sbanda. E' la dura ma semplicissima legge della vita. Fluidi come l'acqua, lasciandola scorrere delicata ed a volta impetuosa.

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