domenica 7 dicembre 2014

nuovo giro, nuova corsa!

La felicità in questo periodo ha raggiunto un culmine raramente mai raggiunto, esattamente proporzionale allo sforzo di stare sempre collegato al mondo. Do x ricevo x materialmente, ma i benefici invisibili son troppo oltre le più speranzose aspettative. 
Non c'è un vero perché, o forse ce ne sono tantissimi da elencare:
Questo blog chiude qui!

martedì 2 dicembre 2014

Le mie stagioni

Oscillare tra la voglia di autunno:



e la voglia di inizio estate:


Più o meno in questo periodo è nata la cotta per Federica, ed è passato già un anno.. quante cose son cambiate in un anno. La mia laurea è stato uno spartiacque incredibile ed inimmaginabile fino a questo punto... legami spezzati, mille compagnie disperse, sospiri, lavoro, soddisfazioni, pianoforte e legami ancora più umani e profondi e quant'altro.. son cambiate un sacco di cose, un sacco di punti di vista, con una sola situazione incomprensibile che è finita con un lieve sfumando, col passare di tutte le stagioni che abbiamo vissuto assieme...

La tentazione di scegliere l'autunno è forte, ma quest'anno voglio davvero andare in controtendenza! Scelgo di essere una sempreverde, piuttosto che una pianta dalle foglie ingiallite ed arrossate. Quest'anno mi va di essere allegro, nonostante il piacere della malinconia sia innegabile per il mio animo di pianista finto-maledetto. Questo inverno me lo godo col sorriso, e non con la fretta di voler conquistare una persona che mi piace! Mi godo i miei tempi e queste giornate di pioggia calda.


martedì 25 novembre 2014

Spiral Out



Anni ed anni ed anni di chiusura, e pochi istanti per scoprirne le cause.
Il perché della testa così pesante, il perché dei pensieri che affollano la mente di continuo, intasano il corpo, fanno irrigidire la mia schiena facendomi diventare gobbo, mi fanno smettere di sorridere, mi fanno camuffare la voce, facendola passare da ampia e profonda a pungente e fastidiosa. 
Non poteva che essere la più semplice spiegazione possibile!

Mi giudico troppo, in continuazione, creando un loop di pensieri che portano a giudicarmi, con giudizi che portano a pensieri, fino ad infilarsi in una spirale che si trasforma in un singolo fottuto nero, il centro del massimo degrado e compressione della persona in un punto, in un'entità priva di massa e spirito. Talmente compresso tra pensieri tanto pesanti che non ti lasciano via di fuga, che non ti permettono nemmeno di capire cos'è, non ti permettono di vedere la natura vera ed autentica della relazione con te stesso ed il mondo circostante.


E' bastato prendere coscienza e realizzare che è semplice e puro giudizio nei miei confronti. Che avevo solo gli occhi chiusi.

Nuovo nodo sciolto, questo davvero pazzesco! Questa pratica rende davvero inevitabile la felicità, proprio per il fatto che ti spinge a rideterminare ogni giorno l'obiettivo della felicità, perché non ti permette di scappare, perché ti spalanca gli occhi ed ogni altro senso per dire si ad ogni singolo istante di vita, con l'ammonimento continuo che basta poco per richiuderli, per rientrare dentro un guscio. Ma ora che la causa è individuata, l'effetto è ben trasformato! :)

mercoledì 12 novembre 2014

Interstellar

...ma dobbiamo davvero preoccuparci tanto di quanto sia complicato l’amore, di come sia difficile trovare lavoro, di come è noioso rasare l’erba del prato, quando possiamo davvero realizzare tutto ciò che vogliamo? Quando ci sono domande di ordine infinitamente superiore?

Quanto tempo perdiamo a rincorrere gli interrogativi sbagliati? A puntare non sui cavalli sbagliati ma sul gioco sbagliato? Quanto tempo perdiamo durante la vita prima di dire SI ad un semplice ed unico istante di vita?

Immagina poi di sommare tanti continui e coraggiosi SI agli istanti di vita, immagina di trasformare la fotografia dei SI ai singoli istanti di vita in un flusso continuo, immagina di vivere libero, di credere infinitamente che sia possibile. Cosa? Tutto.

Tutto diventa ovvio e contemporaneamente emozionante. Quanto siamo stupidi ed infinitamente ignoranti quando pensiamo che l’ovvio ed il compreso sia meno emozionante. Quanto siamo arroganti nel pensare che le emozioni si possano perdere in funzione della comprensione delle cose.


Quanti deliri questo film. Quanti spunti sui quali passare le notti insonni con ragionamenti tesserattici! 

martedì 28 ottobre 2014

Giant Steps!

Scale e accordi sempre più ricchi, e suoni che fino a poco tempo fa sembravano dissonanti ora appaiono più chiari e piacevoli! è meraviglioso studiare la musica! Certo quell' Hanon schifoso lo odio a morte, tanta tecnica classica per il solo scopo di rafforzare le dita... penso che inizierò a girare con anelli da mezzo chilo l'uno per rinforzarle, preferisco.
Ma il resto è fantastico! Tutti quegli assurdi accordi alterati ed il voicing e tutte le diavolerie che solo i jazzisti potevano inventare per accompagnare i pezzi senza mai utilizzare un microframmento dell'armonia classica, schifando le toniche e le quinte con assoluta fermezza, riempiendo i vuoti che generazioni e generazioni di musica avevano sempre tralasciato. Come se avessero paura dell'aria libera!

Ora si inizia a ragionare senza bisogno di farlo! Libero di utilizzare tutti i tasti neri che voglio, libero di dar fastidio agli orecchi poco allenati ad ascoltare l'assoluta libertà di espressione!


venerdì 24 ottobre 2014

Le rondini ci hanno lasciati soli

Le rondini oggi hanno deciso di lasciare il suolo pisano, di andare in direzione di mete più calde ed accoglienti, lasciandoci soli al nostro autunno. Ci son creature che non hanno la capacità di adattarsi al luogo e per essere felici devono allontanarsi da luoghi avversi, creature che son principalmente fatte di materia e cinetica, di scambi di energia rapidi ma se vogliamo piuttosto deboli. E poi ci son gli esseri umani, lasciati soli nel loro autunno e poi nel loro inverno, che invece hanno la maggior dote nel potenziale. Un potenziale infinito che troppo spesso fa un sacco di fatica a sfociare in cinetica di corpo o anche solo di pensiero o parole. Un potenziale che tale rimane, che spesso in realtà avvizzisce sotto la coltre di neve che il nostro gelo produce. Noi, padroni della nostra emotività e del nostro stato vitale, decidiamo in maniera più o meno conscia che clima essere, che clima propagare verso l’esterno e come influenzare quindi l’ambiente esterno... molto stupidamente mettiamo cause senza curarle più di tanto e ci interessiamo troppo degli effetti, con il risultato di espandere il nostro inverno anche nel cuore degli altri senza prenderci la responsabilità (almeno parziale, la famosa regola del 50 e 50%) di ciò che facciamo.
Aggiungi poi che è raro avere a che fare con persone che hanno la capacità di non farsi destabilizzare dal clima altrui ed il gioco è fatto. Un gioco fatto di rumorosi tuoni, rare primavere, uniche estate e omnipresenti ventosi giorni tempestosi. L’essere umano medio riesce ad essere un autunno / inverno abbastanza rigido di questi tempi...

Ecco io ultimamente temo di aver deciso in maniera inconscia di essere un clima ventoso, ma comunque piuttosto soleggiato. Un vento caldo o freddo, purtroppo a volte in funzione al clima ed alla pressione altrui... tendo a spazzar via il clima negativo degli altri o ad accoglierlo e farlo mio. Stupida emotività! Mi rende rapido e sensibile ai cambiamenti di direzione, intensità e calore, ma un po’ sbandierante. Ma d’altronde è così che ho deciso di vivere per ora... per crescere il più velocemente possibile riprendendo a cavalcare l’onda che è sempre più vicina, sempre più vicina. Devo dire che da tutti i punti di vista è un periodo di sicuro entusiasmante, senza mai un momento di pausa, se non solo in quei momenti in cui ho bisogno di placare il vento e di prendermi cura di me coccolandomi un pò  con le giuste grandi e piccole cose

mercoledì 8 ottobre 2014

Stay strong boy.

Ho appena realizzato a cosa è dovuto lo stato di inquietudine degli ultimi giorni. Una cupa e densa e poi rarefatta inquietudine.
In tutti questi anni di università, ben 12, ho sempre avuto un compagno di avventure accanto... in principio è stato Mauro, a Cagliari, quando la musica diventava violenta per la prima volta ed appassionata, quando era l'unico modo per studiare e l'unico modo di farsi forza nell'assurdo mondo universitario... poi il trasferimento, il distacco dolorosissimo da lui e l'incontro con Ilaria, Andrea e poi Sebastiano. Tutti e tre diversi, tutte e tre con ruoli estremamente diversi, complementari e completi allo stesso tempo. Lei così dolce, pazzoide, fantasiosa, artistica e profonda, l'altro così introspettivo, un orso, capace di vedere la vita in maniera perfettamente pratica e reale, capace di essere una guida anche a sua insaputa. E poi sebastiano... un fratello, non c'è altro da aggiungere. Poi il delirio degli sfasciacarrozze, con le guide separate e assolutamente indipendenti, ma allo stesso tempo legate e necessarie. Ester e Wendy, e Mati... e poi Feffe... e poi il nulla.
Ho sempre avuto un compagno o una compagna di avventura, con ruoli sempre unici e interpretazioni assolutamente rare ed inimmaginabili prima del loro avvento. Ora non li ho più accanto. Ed è questo che mi fa sentire sperduto: il fatto che ora davvero si rende necessario viaggiare da solo. Viaggiare col mio passo, rapido, fuggitivo. Scappo dalla necessità di dipendere da qualcuno anche se parzialmente.
Ho sempre sviluppato la mia vita con assoluta indipendenza, ma la assoluta e omnipresente presenza di qualcuno accanto a me per così tanti anni continuativi, mi ha fatto perdere qualche passaggio di crescita forse...o forse ha solo sviluppato qualche attaccamento. 
Ho sempre seguito la mia strada. Sempre. E Sempre queste persone mi son state accanto, ognuna con il suo percorso, che per il 90% delle volte si è rivelato comune o parallelo... Ora mi guardo accanto, e vedo solo l'asino del mio lato emotivo fragile, che ha ovviamente i suoi carichi di esperienze da trasportare.. io ed io asino. 

Beh dai, almeno questa immagine mi fa sganasciare dalle risate...

e pensare che il post era iniziato funesto.

E' bello viaggiare da soli. Da una soddisfazione davvero violenta. Non mi son mai sentito così tanto capace in ogni campo della vita come ora. E si, quando la stanchezza si fa sentire a fine giornata, quando l'oscurità inizia ad prendere il sopravvento sia nella luce che nell'animo, allora lo sconforto mi possiede un pò. Ed a volte mi stupra.

stay strong boy.

Da un lato hai anche preso gusto a questo sapore!

lunedì 6 ottobre 2014

Quante cose succedono nei sogni… 
succede che ti imbruttiscano quando federica ci fa capolino quasi giornalmente, e succede che ti scaldino quando poco prima del risveglio sogni di baciare le guance di una amica e poi questo bacio assapora le sue labbra per brevi istanti e ne senti distintamente il bordo del labbro. Ed il bacio è esattamente morbido come la realtà, così come quelle guance sulle quali poi sospiri… 
i sogni… quella parte di te stesso che ti ricorda cosa è capace di mancarti più di ogni altra cosa al mondo. Quella parte di te, la più bastarda e selvaggia, incontrollabile. 

mercoledì 1 ottobre 2014

Sono stanco del sessismo femminile e maschile.

Il giorno in cui le donne e gli uomini parleranno alla persona e non al genere, allora la comunicazione sarà possibile. Quando smetterete di rivolgervi al genere, avrete un dialogo, altrimenti riceverete solo schiaffi e/a parole
per il resto, ben venga il conflitto a parole, ma solo quando è la parte emersa dell'iceberg, solo quando esistono grossi contenuti totalmente immersi, quelli fatti di motivazioni reali, di sentimenti, di paure connesse o sconnesse dalla realtà.

Il resto è solo becero sessismo, tanto maschile quanto femminile.

venerdì 26 settembre 2014

Elis Regina - O Trem Azul


Quando ti manca una persona, il modo migliore è quella di riprendere a conoscerla nell'unico modo in cui si è sempre realmente aperta. Ci son persone che non si aprono a parole, almeno non con tutti. E devo dire che la mia stessa musica ne ha giovato, rinfrescandosi un bel pò!

mercoledì 24 settembre 2014

La testardaggine

Non so chi si sia messo a spulciare il mio blog questo pomeriggio, ma dovrei ringraziarlo profondamente. Ha riportato alla luce un vecchio post in cui descrivevo tutti i drammi della tesi, della socialità e sopratutto le scelte fatte nella parte più cosciente della mia vita. Che sorriso che mi ha fatto venire... a posteriori tutte le scelte fatte son state perfette ed affrontate nel migliore dei modi: La testardaggine!
Senza testardaggine, in situazioni così complesse ed assurde, mi sarei arreso e non avrei imparato un cazzo dalla vita, non avrei imparato a gestire situazioni sempre più complicate, non avrei imparato a mettere da parte le persone squilibrate, non avrei coltivato tutto il bagaglio culturale che mi ha permesso di trovare lavoro proprio grazie a quella che sembrava una tesi totalmente inutile, non avrei imparato a dire SI alle cose che mi si paravano davanti, non avrei imparato a distaccarmi dall'idea malsana dell'amore come unica fonte di felicità. Tutto ciò che ho vissuto si è rivelato totalmente giusto e perfetto. Non potevo perdere, non sarei stato io. A posteriori, davvero grandissime e violente soddisfazioni! Il dolore dell'ultimo periodo è passato, immagino definitivamente visto il distacco che ho creato da tutti gli attaccamenti affettivi che avevo sviluppato, ed ora come ora ho la quasi certezza di non svilupparne di ulteriori! Finalmente leggerezza aldilà di tutto e tutti :) 

mercoledì 17 settembre 2014

L'equilibrio (CSI - Blu)

Boccheggio, come i pesci che vengono docilmente sollevati dal mare per mostrar loro l'irrealtà della vita priva di comunicazione verbale. Sono immerso in un mondo di gente che non parla, che spesso a malapena si esprime a gesti, ed io nella mia magnificenza, stupidità e testardaggine mi ostino a voler usare le parole come fonte di massima espressione possibile.

Sto male in questo periodo. Sto male di un male violento e profondo che non posso esprimere a parole, perché gli unici destinatari sono persone che non vogliono ascoltare, persone che mi trattano come un problema e perciò mi ci fanno diventare. E mi fanno sbandare, mi fanno perdere il controllo delle parole, mi fanno ansimare di dolore, mi fanno sentire pazzo, mi convincono che la mia realtà sia distante dalla realtà effettiva delle cose.

La realtà dei fatti è che la gente non ragiona alla mia stessa velocità, o almeno il filtro che hanno sulla bocca, non permette loro di esprimersi alla velocità che vorrebbero. Ed accumulano parole su parole tra i denti, intasando il filtro e farfugliando cose irreali.

La realtà dei fatti è che ho intuito quanto sia necessario lasciarsi andare nella vita, ed in funzione di questo son sempre riuscito, fin da piccolo, a creare rapporti intensissimi, profondi e radicati nel giro di pochi istanti, minuti, ore, massimo giorni. Il mio cuore va alla velocità della luce e lo esprimo, con una emotività ed una profondità rapida, perché nella vita non bisogna perdere tempo. Il cuore degli altri, o forse la loro bocca, le loro dimostrazioni, vanno a ritmi lentissimi. Ed io mi comporto con loro come se fossero dei fratelli, amanti, amori intensi e ovviamente a causa della loro inerzia emotiva/comunicativa, vengo ricambiato in maniera molto lenta... e questa differenza tra il mio lasciarmi andare e quello degli altri, crea un divario che viene amplificato, fino a diventare incolmabile, fino a farmi impazzire, fino a farmi convincere di perdere il contatto con la realtà.


La realtà dei fatti è, che anche se tutte queste realtà dei fatti fossero irreali, la sofferenza che provo è reale e radicata e profonda e malsana.

La realtà dei fatti è che devo rinunciare agli squilibrati che fanno squilibrare anche me, ma fino ad ora non ci son riuscito: gli squilibrati sono un ottimo allenamento, una ottima e divertente sfida. Sono come le scimmie impazzite che ti si arrampicano sulla schiena mentre tu percorri funambolico la corda sospesa per aria e devi, nonostante tutto, mantenere l'equilibrio. La realtà dei fatti è che forse devo smettere di allenarmi e devo iniziare a gareggiare con le persone equilibrate che subiscono o hanno subito la mia stessa sorte.
Perché la realtà dei fatti, secondo me, è che lasciarsi andare non è perdere equilibrio. La realtà dei fatti è che pretendere di controllare tutto ti fa perdere il controllo in un mondo privo di filtri. In un mondo dove ci si può lasciare andare, senza desiderare il controllo, senza il concetto di possedere qualcuno, lasciando che tutto faccia il suo corso, si può essere sinceri, si può essere veloci, si può seguire l'onda della vita divertendosi da morire e vivendo tutto ciò che possiamo desiderare o immaginare. 

La realtà dei fatti è che non controlliamo e non possediamo nessuno se non noi stessi. Che l'amore che fissiamo negli occhi non è nostro, così come gli amici che fingiamo di avere. La realtà dei fatti è che bisogna avere il grandissimo coraggio di lasciar andare tutti, di permettere loro di andare dove vogliono e gioire se le strade libere di ciascuno portano nella stessa direzione, magari di tanto in tanto mano nella mano. 

Ecco. Io questo coraggio lo sto coltivando. Con grandissimo grandissimo sforzo e difficoltà. Io che non ho mai avuto il coraggio di troncare i rapporti con le ex o le persone intense che ci fanno del male, solo perché ritengo insensato spezzare i legami, i rapporti.. i rapporti cambiano, si possono trasformare. Se l'evoluzione libera dei rapporti tende a distruggerli allora vuol dire che son rapporti malsani, son rapporti con poche basi umane, pochi legami profondi, fragili. La realtà dei fatti è che devo accettare che sia anche così! Che sia quel che sia...




lunedì 8 settembre 2014

martedì 26 agosto 2014

100 anni di felicità, anno 1.

Giornata a dir poco splendida. Posso già sintetizzarla con la classica immagine della farfalla che con dolcezza e fermezza spezza il bozzolo ed esce fuori, sfavillante, sicura di se, elegante ed umile, colorata e lucente! Erano anni che non mi sentivo così bene con me stesso, così sicuro di me. Son passati anni da quando ho iniziato a combattere me stesso e l'infinità di stronzate e menzogne che avevo inventato sul mio conto, talmente tanti anni che avevo veramente scordato il mio reale valore di essere umano nello studio e nella vita. Dopo anni sento di valere quanto valgo, capace e sfavillante nel lavoro che faccio, sicuro nel guardare un adulto negli occhi durante dialoghi di lavoro o di vita, sentendomi alla pari, finalmente. Da quanto tempo non mi sentivo alla pari, non una goccia di più non una di meno, sincero verso la vita degli altri e soprattutto verso la mia.
E mai come in questo periodo mi son reso conto di quante catene indossiamo da soli, facendo finta anche di chiuderle con miliardi di lucchetti immaginari, con chiavi immaginarie buttati in cessi immaginari. Mai come ora ho realizzato quanto è stato difficile combattere con me stesso, evitando di sconfiggermi e di sminuire anche i lati più bassi e gretti di me. L'ho preso per mano il mio piccolo io, ed ora gli sto mostrando la vita che ho sempre vissuto e che ho fatto finta di non vedere, di non toccare! 
Da qui si riparte per il lungo viaggio, già carico di vittorie, che numericamente diventeranno esponenziali! Non ho alcun dubbio. 

sabato 19 luglio 2014

Lucio Dalla - Canzone


Quando la mente richiama la canzone giusta, perfetta in ogni sua sfumatura e parola...

mercoledì 16 luglio 2014

..in fondo la vita è una favola della Disney

è tutto veramente molto importante nella vita:
essere lasciati, non essere accettati, essere licenziati, spaccarsi una gamba, perdere un dito della mano destra, perdere degli occhi azzurri, trovare lavoro, non cercarlo, essere pigri, alzarsi la mattina alle 5 del mattino e spaccarsi il culo per portare il cibo a casa e sfamare una moglie ingrata e dei bambini infelici, sorridere, innamorarsi, aver paura che lei si innamori, lasciarsi andare, lasciarla andare, bucare la ruota della bicicletta, cadere col muso a terra, rialzarsi e bestemmiare i santi, donare la propria vita agli altri, donarla a se stessi, dimenticarsi di vivere, ricordarsi di piangere, avere l'orario in agenda per fare la cacca, sporcarsi con i pennarelli, dipingere un muro di nero, vestire di nero con le calze bianche, i lacci color fucsia, le radici degli alberi, la mamma, le sorelle rompicoglioni, i fratelli persi, la morte.
Tutto questo e molto altro ancora, nel rispetto della vita umana, del suo valore intrinseco, che la gente sia ladra, sia un monaco, un prete, un operaio, un burattinaio o burattino. Rispettare il valore della vita umana è l'unica legge che accomuna gli esseri umani, li fa stringere davanti ad una tomba oppure piangere assieme di fronte alla nascita di un figlio, o durante un bombardamento israeliano. 

Metarock - Alex Britti (Settembre 2013)

Avevo fatto una promessa mesi e mesi fa. La recensione del concerto di Alex Britti, tenutosi al metarock a Pisa nel settembre 2013, doveva essere pubblicata in qualche forma... recensione scritta da Ila, uno dei miei peggiori demoni mai affrontati, demone chiaramente non ancora sconfitto, dal quale son scappato per mancanza di forze. Ma tant'è che a distanza di tanti tanti mesi, mi va di pubblicarla...d'altronde le promesse son promesse ed a me va sempre di mantenerle una volta fatte. Io che mai faccio promesse. 

“…” c’è stato il concerto di uno degli artisti che più riconosco come tali, non per nome o abitudine, ma per vissuto. Alex è riconosciuto come uno dei migliori chitarristi italiani da molti, e questo è indubbio, ma una nota la porrei sul suo modo di esprimere i testi che canta, con una voce che definire limpida è un eufemismo. Testi e frasi che possono apparire di una semplicità banale, associati alla sua voce ed al suo modo di fare danno sensazioni degne di questo nome, ed è esattamente quello che ha fatto al concerto: ha preso un background fatto di canzoni trite e ritrite e le ha trasformate in esperienze, esperienze che tutti abbiamo vissuto, in modi meravigliosamente diversi. E tutti, sotto quel palco, le abbiamo sentite come nostre, le abbiamo manipolate, masticate e mandate giù, queste esperienze messe in cassetti dimenticati da chissà quanto. Alex ha il potere di evocare sensazioni forti senza usare parole particolarmente sensazionaliste nei suoi testi, gli basta la chiarezza, la semplicità di poche, semplici note ben piazzate, associate ad un gergo così quotidiano che non c’è da stupirsi del fatto che chiunque possa coglierlo. Un’abilità che molti artisti non hanno, per mancanza di voglia o di interesse, o, chissà, magari di capacità. Parlo non da fan, ma sicuramente come voce di una generazione che ha avuto Alex Britti come colonna sonora di diversi momenti, episodi adolescenziali e, perché no, stupidi motivetti da serate estive. E subito dopo un’estate passata al suono de “la vasca”, ti accoglie l’autunno al suono di “piove”, l’inverno con “oggi sono io” e la primavera con “lo zingaro felice”.  

sabato 12 luglio 2014

L'incedere del tempo e le esperienze

la gente pensa che può rimanere biologicamente giovane per sempre… ma la realtà non è così. Se non hai figli e crei famiglia prima di una certa età (mediamente indefinita ma sicuramente intorno ai 30) tutto diventa complicato. Diventa complicata la riproduzione, diventa complicata la mitosi e la meiosi e tutto il patrimonio genetico fantastico diventa materiale di scarto. È terribile chiaramente. È terribile il fatto che bisogna affrettarsi per vivere il prima possibile, senza farsi destabilizzare dagli eventi. È terribile il fatto che trentenni si comportano come ragazzine che hanno appena vissuto il loro primo giorno di mestruazioni. È terribile il fatto che noi uomini, nonostante l’incedere insolente del tempo, non pressiamo questa gente per ristabilire l’equilibrio ed i contatti con la realtà. Sta gente sta proprio fuori… crede di poter ampliare il proprio parco esperienze a trentanni come se ne avesse venti. Ma c’è un gran problema in tutto ciò. Mentre la mente si conserva e progredisce rimanendo sempre giovane, il corpo non segue lo stesso destino. Il corpo invecchia, rallenta, diventa più macchinoso e complicato, Muore. La mente sopravvive mentre il corpo muore giorno dopo giorno. Beh….a sto punto mi sembra assolutamente chiara l’insensatezza di tutto ciò. Bisogna veramente sforzarsi di crescere il prima possibile! Sfidandosi ogni giorno per accelerare questo processo. È terribile ma si muore! Il corpo invecchia, degrada… e diventa un contenitore di speranze sempre più fragile

domenica 22 giugno 2014

A me ricordi il mare!



Questo periodo è quasi incredibile se mi metto dei panni dello Stefano di soli tre mesi fa. Prendo in mano la mia vita, col coraggio di lasciarmi andare e fare sempre ciò che ritengo istintivamente utile a me stesso. Faccio sempre ciò che percepisco come giusta azione. E' incredibile l'utilità di questa pratica! Prendere davvero la responsabilità delle proprie azioni, senza sminuirle e colpevolizzarsi anche quando apparentemente agli altri o a se stessi sembrano stupide! La vita è davvero proprio come il maiale, non si butta via niente! Ed ora che ho fatto quest'ultimo incredibile passo verso la libertà, ammettere d'essere pronto per una relazione e non volersi incasinare con situazioni assurde, perché non mi permettono di esprimere il mio grandioso modo di amare, di cui tra l'altro vado assolutamente fiero, mi sento finalmente libero! Libero di capire che l'amore non è e non deve essere il punto centrale dell'esistenza umana. Amare una persona è e rimane UNA delle TANTE grandi azioni che si possono fare nella vita!
Di Federica mi distraevano gli occhi. Quanto è stato bello guardarli e perdersi dentro di essi, dentro di lei, vederne le infinite potenzialità ed amarle... ma l'amore è altro. L'amore è anche guardare avanti e fare passi sincroni per la maggioranza del tempo. L'amore e stimolarsi a vicenda a guardare avanti e non negli occhi (o non solo), scegliendo giorno per giorno di farlo, istante dopo istante, partendo sempre dal principio "A partire da Qui, a partire da Ora"...magicamente ti ritrovi a camminare accanto ad una persona che non ti lascerà mai, che ti stimola a proseguire la tua infinita e fantastica rivoluzione umana! Stessa cosa vale per Sabrina... ora bisogna camminare per conto proprio, prendendosi cura della propria vita, coccolando il bisogno d'amore per tenerlo sempre pronto a scattare e reagire, ma sopratutto coccolando la propria vita istante dopo istante, in ogni suo illuminante aspetto!

giovedì 12 giugno 2014

La vita non è un film della disney, parte 3

Notte da passare tra mille pensieri, ed ovviamente tutti rivolti alla sfera affettiva. I problemi di questo periodo, sommati ai problemi di pochi mesi fa, sommati a tutti i problemi che ho avuto negli ultimi ennemila vite anni, mi hanno fatto realizzare una cosa. La domanda scatenante è stata veramente semplice: "Ma io ho mai vissuto storie d'amore dove non mi sono dovuto impegnare e faticare per incastrare alla lunga? Dove non dovevo "decidere" di innamorarmi?". Chiaramente la risposta è stata disarmante.

Non ho mai vissuto storie d'amore semplicemente felici.
Non ho mai visto storie felici e punto.
E d'altronde perchè dovrebbe essere così? perchè dovrebbero esistere storie semplici che vanno avanti a lungo? Si cerca di incastrare con persone che non siamo noi! E le emozioni che ci si scambia a vicenda son così fragili che basta chiudersi un attimo in se stessi, o aggrottare anche solo semplicemente la fronte, che l'emozione di un bacio prima intensa si spegne per il semplice passaggio di un pensiero, in un susseguirsi di cause-effetti che dilaniano momenti e ne fanno perdere l'intensità.
Nell'amore ci vuole impegno. Tutti gli amori devono valere la pena, perchè la felicità non si raggiunge senza difficoltà. E la felicità in un rapporto si raggiunge trasformando la sofferenza in un fiore che affonda le radici nel fango schifoso. Cerchiamo di allontanarci dalle sofferenze e più ci allontaniamo da queste e cerchiamo di ignorarle senza affrontarle e più si ripresentano in maniera costante e disarmante! 

L'amore fa soffrire e rende felici perchè fa soffrire! 

L'amore son due persone che scelgono di innamorarsi e lo fanno a volte istantaneamente, a volte inconsciamente ed a volte consciamente..conoscendosi e piacendosi col tempo, senza fretta, senza pretendere che subito sia vero amore, anche perchè è come il fottuto principio di heisemberg! Quando cerchi di guardare il sistema, stai modificando il sistema! Quando ti chiedi se è vero amore, magicamente non ne sei più tanto convinto, o comunque parzialmente convinto! La foto dell'istante non è la realtà..la realtà è mutevole. E' sempre stato così e sempre sarà così! 
I periodi felici son quelli dove rilassiamo i muscoli facciali, ci godiamo i sorrisi e la brezza sul viso, rilassiamo i muscoli del ventre e dell'addome e ci godiamo le carezze ed affrontiamo tutto con dolce serenità, anche la sofferenza più dilaniante, sempre e solo con dolce fermezza e serenità! Perchè si vince sempre finchè non si decide di essere sconfitti!
L'amore vittorioso è scegliere di amarsi giorno per giorno, rinnovando ogni giorno la scelta con fede salda, forte al punto da non lasciarsi sballottare dalle sensazioni contrastanti che viviamo istante dopo istante, mentre rimbalziamo tra la felicità, l'inferno, l'estasi, la serenità e di nuovo l'inferno. L'amore vittorioso parte sempre dalla scelta di vivere a prescindere da questo continuo rimbalzo tra sensazioni negative e positive che sempre ci son state e sempre ci saranno! L'amore vittorioso parte sempre dalla volontà di non rimanere rigidi, scegliendo di vivere la vita in maniera morbida nonostante le difficoltà, godendosi l'onda che prima sale e poi scende...
Il resto delle sconfitte sono cotte, sbandate, momenti di relax dallo scorrere del tempo...

Morale della fava: la vittoria è scegliere di essere felici. Ormai non credo più alla favola dell'innamoramento un pò fine a se stesso, alle sensazioni bambinesce bellissime ma comunque impermanenti, fragili...questo è solo il gioco dell'amore fanciullesco! Questa è la disney, che ci convince ad innamorarci dell'idea dell'innamoramento. Schiavi di sensazioni infuocate che attanagliano l'animo e che di sicuro prima o poi si spegneranno per lasciare spazio al vuoto cosmico oppure al vero amore. Innamorarsi è bellissimo ma rimarrà sempre e comunque impermanente. Non può essere la via giusta... non è sufficiente davvero, nemmeno all'inizio. Nemmeno per me che sono innamorato dell'idea dell'innamoramento. E' il caso di trasformarla questa idea, in qualcosa di più maturo.

L'amore è impegno e per i pigri è una conclusione triste.
Ed io son poco più di due mesi che ho smesso di essere pigro! Nam myoho renge kyo. 

martedì 10 giugno 2014

Era una svolta il nostro incontro. Ora è una volta


















Un'era che finisce... quanta terribile malinconia... sembra passata una vita brevissima, talmente tanto vissuta e stracciata da dilaniare i ricordi... ricordi di contraddizioni, felicità, impurezza, gioia pura, amicizia vera e totale, di sincerità brutale prima ancora che dolcezza buttata alle ortiche... Lo Sfasciacarrozze forse si chiude qui... in una risata infinita in un cesso di casa

martedì 3 giugno 2014

Spock's Beard - Revelation



It's the rain of revelation
Just keeps comin' down
Just keeps comin' down, down
It's the pain of pure elation
I can't live without
I can't live without

mercoledì 21 maggio 2014

mercoledì 14 maggio 2014

Metafore della vita odierna e del valore attribuito alle persone

Rose esplose e tulipani in via di essicatura. Eppure basterebbe solo un pò d'acqua nutriente per ravvivare il tutto...

Lo sforzo di essere positivi!

domenica 27 aprile 2014

Dipendenze affettive

Ammettere pubblicamente di avere un problema che rallenta da anni la propria vita è un buon passo, ma risolverlo è sempre piuttosto faticoso. Nella fattispecie io sono una di quelle tante persone al mondo che subiscono la dipendenza dal dipendere da qualcuno. Ovvero il bisogno di dipendere da qualcuno, di avere sempre qualcuno a cui pensare e sul quale proiettare (magari anche solo durante gli istanti prima di addormentarsi) il proprio bisogno d'affetto, il bisogno di prendersi cura di qualcuno. 
Provare dipendenza significa mettere in disparte le priorità fondamentali della propria vita, ovvero, trovare un lavoro, dedicarsi allo studio, dedicarsi alla musica o a coltivare una qualsiasi cosa davvero importante che possa creare quella svolta necessaria nella propria vita. La dipendenza affettiva è a tutti gli effetti una tossicodipendenza, perché nel momento in cui non si proietta la propria esistenza su qualcuno (anche solo a livello di fantasia) si subisce la fame atavica e i malesseri dovuti ad una vera e propria astinenza. Beh ultimamente sto cercando di combattere una dipendenza affettiva, magari non pesante come altre avute in passato, ma di sicuro capace di farmi rallentare brutalmente in un periodo chiave come il post-laurea/ricerca di un lavoro. 
In questi giorni poi son tanti i pensieri (alcuni anche piuttosto infantili) su questa questione, alimentati dalla visione di coppie di amici e disagiati che si scambiano amore quando non sono nemmeno in grado di amare se stessi. Domande da scuole medie del tipo "sta gente è stata capace di trovare un qualcuno da amare abbastanza sinceramente, ed io che sono una persona tutto sommato equilibrata da anni non riesco a creare nemmeno un briciolo di relazione normale?". 

La cosa interessante è che fondamentalmente la sofferenza ricavata da questi stati d'animo è col passare degli anni sempre più sottile e delicata, non così opprimente come un tempo, come se si fosse creato una sorta di callo per ripararsi un pò dalla continua frizione della realtà sul tuo cuore esperto ma in fondo giovanissimo, quasi adolescente. Mi rendo conto di sospirare abbastanza spesso...più che altro per la voglia di donare affetto e di prendermi cura di qualcuno in maniera completa... e smettere di contare le stelle magari.



mercoledì 16 aprile 2014

Goodbye pork pie hat


Il brano che mi rende contemporaneamente sia profondamente triste che profondamente felice. Un pezzo meraviglioso di Charles Mingus, riarrangiato da Derek Sherinian e Steve Lukather, che è diventato un'ossessione da una settimana a questa parte.

venerdì 21 marzo 2014

Causa ed effetto

Passiamo il tempo a circondarci di persone che non ci apprezzano profondamente, che non ci chiedono di quali sogni ci nutriamo e quali sogni perseguiamo nella nostra vita. Non è assurdo? Non è assurdo che la gente non sia interessata ai nostri sogni? 

Siamo perseguitati da gente che abbiamo scelto o che il karma ci ha assegnato comunque per nostra scelta, gente capace di sminuirti in continuazione, di non supportarti, gente che non si appassiona umanamente per ciò che fai, gente che non ti loda, gente che non ti insegna niente nonostante il tanto che ha da insegnare. Non è assurdo? Non è forse assurdo che la gente sia davvero così disinteressata a te? A te che leggi, a me, ai tuoi amici più cari...


Sono anni che ho attorno a me quasi solo individui, che per quanto fantastici, non siano all'altezza di me, anche solo per il loro disinteresse umano nei miei confronti. Di cosa dobbiamo vivere in questi casi? Solo di noi stessi? che facciamo...ci rintaniamo nei nostri gusci perchè non possiamo aprirli a queste persone? 
Io continuo ad aprirlo il mio guscio a queste persone, nella speranza che possa smuoverli e possa insegnargli che nella vita bisogna lasciarsi andare, che siamo tutti collegati e che la nostra COMUNE felicità dipenda da quanto tutti tiriamo assieme le corde dei nostri comuni legami. Possiamo far finta di non vederli questi collegamenti, possiamo far finta di essere liberi e di non essere influenzati dalle scelte degli altri, dagli stati d'animi altrui.... possiamo far finta ma tanto sappiamo che non è così! 
Ieri ho scelto che è il caso di iniziare la mia rivoluzione umana. Ho scelto di coltivare tutto ciò che ho attorno con la massima forza, ho scelto che d'ora in poi la gente accanto a me si interesserà alla mia esistenza. Ho scelto che farò notare tutti i legami che, nella loro vita, dipendono da me. Ho scelto di far notare alla gente una cosa che fanno finta di non vedere, che siamo tutti collegati. Che se loro non si inseressano dei miei sogni, probabilmente non mi interesserò nemmeno io dei loro. 

Causa ed effetto son contemporanei.
Una non risposta è una risposta

Questa frase dovrei tatuarmela sulle nocche delle dita così me la potrò ricordare più spesso! Sembra che sia una dei metodi più leggiadri ed eleganti da usare in molte situazioni... dovrò iniziare a farlo anche io! Sembra essere piuttosto utile

comunicazione 2.0 versione beta assai buggata

sabato 22 febbraio 2014

"Comunque si scrive sempre per qualcuno."

Non si scrive solo per se stessi, così come non si suona solamente in cuffia in solitaria. Si scrive per comunicare qualcosa. Mi hanno detto che dovrei continuare a farlo, e così...

ripensavo alla stazione di Pontedera, giugno e luglio 2011, con il caldo del tardo pomeriggio ed il treno che si affaccia alla stazione per riportarmi a Pisa dopo una giornata intera inconcludente nei laboratori del Sant'Anna. Ripenso a quando stavo al telefono con lei, che le raccontavo della giornata in maniera positiva, nonostante magari non lo fosse stata così tanto in fin dei conti... mi ricordo anche il tono della mia voce, allegro nonostante la stanchezza... mi ricordo anche i pensieri, sempre rivolti a quel piccolo parco, all'albero che ci nascondeva...e poi i pensieri sfumavano quando il frastuono del treno concludeva con una grande frenata che mi presentava l'accoglienza del treno e le sue porte aperte e pronte a farmi salire.
Era un periodo felice. Davvero profondamente felice, era un periodo in cui l'amore era reale e ricambiato e soprattutto possibile.


domenica 16 febbraio 2014

Questo blog purtroppo ha inconsciamente voglia di essere letto, di essere notato e utilizzato per meditare sulla mia persona, i miei modi di fare.
Questo Blog però ha un problema, quando viene letto non è propriamente sincero. Ci sono artefatti che rovinano l'immagine reale di me, ed io odio essere frainteso o mostrarmi per quel che non sono, soprattutto davanti ad uno schermo. 

Questo blog ha inconsciamente voglia di essere ricambiato. Di essere condiviso, di intrecciarsi con le storie anche leggere e spensierate di altri pensieri e diari. 

Tutto questo naturalmente è sbagliato.

Questo blog si ferma qui. Direi definitivamente.

venerdì 14 febbraio 2014

No Love Lost (San Valentino pt.1)



Sensual awakening
Numbing feeling's dead
Conception's romanticised
Synthesized broken heart's to bled

Without emotion you heartstring's played
Strummed and severed to the tune of a tragic serenade
[A tragic chorus]
Without emotion, your heartstrings break
Snapped and severed to the tune of a tragic, sad cliche

No love lost
When all is said and done
There's no love lost

The low cost of loving
Amorous travesty
Human frailties and weakness are easy prey
How your poor heart will bleed


martedì 11 febbraio 2014

Parlo sempre di cose brutte in questo blog, di cose infelici e per bene che vada malinconiche.
Fine trasmissione de L'Ultima Mezzora di oggi e pedalo verso casa, con un pensiero che è letteralmente esploso, un pensiero felice, di gioia:
Quando stavo con Ilaria, il pomeriggio ero solito suonare per lei, subito dopo il pranzo...lei si sdraiava a letto ed io suonavo per lei e lei dormiva. Le facevo fare un sacco di bei sogni, e lei li inseguiva come inseguiva le mie note durante il dormiveglia iniziale.. iniziava sempre immaginando le note che si alzavano dagli altoparlanti del pianoforte digitale e poi risalivano verso di lei e lei le incanalava verso le narici con profondi e lenti respiri..e quelle note sfumavano e diventavano sogni..e lei me li raccontava sempre al risveglio, o almeno ci provava.

Quasi qualunque musicista, quando il proprio pubblico dorme, si incazza da morire, beh..io ne ero davvero troppo felice. E questo pensiero mi ha reso felice ora.

venerdì 7 febbraio 2014

Requiem per un sentimento

Il livido si riassorbirà, è solo questione di tempo, strofinarlo con forza non serve a nulla. Gli odori ed i profumi che non mi appartengono sono svaniti doccia dopo doccia. Direi che sono ad ottimo punto!


Nam Myo Ho Renghe Kyo

"Contro il logorio della vita moderna", contro la pigrizia dell'animo umano mio e altrui, contro l'asincronismo, per il rispetto di me stesso, per smettere di rallentare ed attendere il prossimo e raffreddarmi durante la corsa della vita... lasciamoci andare a magnifici suoni corali. 

La cosa divertente ed affascinante è l'armonia delle voci che si possono creare. Direi spunto più che interessante, davvero avvolgente.

mercoledì 5 febbraio 2014

Converge - Heaven in her arms (pt.2)

Spezzare desiderio e sentimenti provati per una persona è davvero una tortura, soprattutto quando ciclicamente cercano di prendere il sopravvento.
Le giornate si trasformano in una lotta continua. E finisci alle 5 di notte a letto, desiderando la sua pelle al posto delle lenzuola fredde, con l'unica speranza di addormentarsi il prima possibile.

Gennaio è bello che finito, augurarsi un buon 2014 a sto punto non ha più senso.

Buona età adulta Ste. Goditela.


La vita non è un film della disney (pt. 2)

L'amore è scegliere da che parte del lato oscuro o luminoso stare. E' anche capire che si può mettere da parte tranquillamente il passato, senza nemmeno bisogno di troppo coraggio. E' capire che il passato non ha alcuna influenza sul presente, e che le brutture e gli errori passati devono lasciare indifferenti quando si compiono delle scelte.
Ma soprattutto l'amore, quello per la vita il più grande di tutti, è lasciarsi andare. E' donarsi alle persone giuste che lo sono in quanto hanno fatto la scelta a loro volta: 

Scegliere da che parte stare. Lato oscuro o lato luminoso. 


...e le sfumature nel mezzo, son tutte equamente giuste e sensate. Basta non farle pesare sulla bilancia. Basta non dargli importanza. E' sempre e sarà sempre e per sempre una questione di scelta.

Il Panopticon

L'eterna lotta contro i gusci delle persone. Ho a che fare con uno Stefano Bis che credeva di non riuscirsi a spiegare con le parole. 
Mai una persona aperta, mai. Mai una persona che abbia il coraggio di vivere. Mai. 

sabato 18 gennaio 2014

E' solo una grande perdita di tempo.

lunedì 13 gennaio 2014

Mr Big - Shy Boy




passare la notte a cercare messaggi tra i video e le canzoni e continuare a fantasticare ed intimidirsi ancora di più. 
Nuova forma di timidezza a 31 anni. Magari un giorno rinascerò, meno scemo e meno timido con le persone che mi piacciono davvero.

mercoledì 8 gennaio 2014

mercoledì 1 gennaio 2014

Quest'anno sarà un anno in cui non avrò la minima intenzione di spendere energie, esperienza e conoscenza con persone che non hanno volontà a sufficienza di ricambiare! Basta sprecare tempo. Chi mi desidera me lo dimostrerà e dovrà farlo. Chi no, verrà messo in disparte. Diamo un ulteriore giro di vite!

Sarà un anno fantastico! Basta vittime di passioni non sincronizzate. Ora il tempo lo scandisco io.