Boccheggio, come i pesci che vengono docilmente sollevati dal mare per mostrar loro l'irrealtà della vita priva di comunicazione verbale. Sono immerso in un mondo di gente che non parla, che spesso a malapena si esprime a gesti, ed io nella mia magnificenza, stupidità e testardaggine mi ostino a voler usare le parole come fonte di massima espressione possibile.
Sto male in questo periodo. Sto male di un male violento e profondo che non posso esprimere a parole, perché gli unici destinatari sono persone che non vogliono ascoltare, persone che mi trattano come un problema e perciò mi ci fanno diventare. E mi fanno sbandare, mi fanno perdere il controllo delle parole, mi fanno ansimare di dolore, mi fanno sentire pazzo, mi convincono che la mia realtà sia distante dalla realtà effettiva delle cose.
La realtà dei fatti è che la gente non ragiona alla mia stessa velocità, o almeno il filtro che hanno sulla bocca, non permette loro di esprimersi alla velocità che vorrebbero. Ed accumulano parole su parole tra i denti, intasando il filtro e farfugliando cose irreali.
La realtà dei fatti è che ho intuito quanto sia necessario lasciarsi andare nella vita, ed in funzione di questo son sempre riuscito, fin da piccolo, a creare rapporti intensissimi, profondi e radicati nel giro di pochi istanti, minuti, ore, massimo giorni. Il mio cuore va alla velocità della luce e lo esprimo, con una emotività ed una profondità rapida, perché nella vita non bisogna perdere tempo. Il cuore degli altri, o forse la loro bocca, le loro dimostrazioni, vanno a ritmi lentissimi. Ed io mi comporto con loro come se fossero dei fratelli, amanti, amori intensi e ovviamente a causa della loro inerzia emotiva/comunicativa, vengo ricambiato in maniera molto lenta... e questa differenza tra il mio lasciarmi andare e quello degli altri, crea un divario che viene amplificato, fino a diventare incolmabile, fino a farmi impazzire, fino a farmi convincere di perdere il contatto con la realtà.
La realtà dei fatti è, che anche se tutte queste realtà dei fatti fossero irreali, la sofferenza che provo è reale e radicata e profonda e malsana.
La realtà dei fatti è che devo rinunciare agli squilibrati che fanno squilibrare anche me, ma fino ad ora non ci son riuscito: gli squilibrati sono un ottimo allenamento, una ottima e divertente sfida. Sono come le scimmie impazzite che ti si arrampicano sulla schiena mentre tu percorri funambolico la corda sospesa per aria e devi, nonostante tutto, mantenere l'equilibrio. La realtà dei fatti è che forse devo smettere di allenarmi e devo iniziare a gareggiare con le persone equilibrate che subiscono o hanno subito la mia stessa sorte.
Perché la realtà dei fatti, secondo me, è che lasciarsi andare non è perdere equilibrio. La realtà dei fatti è che pretendere di controllare tutto ti fa perdere il controllo in un mondo privo di filtri. In un mondo dove ci si può lasciare andare, senza desiderare il controllo, senza il concetto di possedere qualcuno, lasciando che tutto faccia il suo corso, si può essere sinceri, si può essere veloci, si può seguire l'onda della vita divertendosi da morire e vivendo tutto ciò che possiamo desiderare o immaginare.
La realtà dei fatti è che non controlliamo e non possediamo nessuno se non noi stessi. Che l'amore che fissiamo negli occhi non è nostro, così come gli amici che fingiamo di avere. La realtà dei fatti è che bisogna avere il grandissimo coraggio di lasciar andare tutti, di permettere loro di andare dove vogliono e gioire se le strade libere di ciascuno portano nella stessa direzione, magari di tanto in tanto mano nella mano.
Ecco. Io questo coraggio lo sto coltivando. Con grandissimo grandissimo sforzo e difficoltà. Io che non ho mai avuto il coraggio di troncare i rapporti con le ex o le persone intense che ci fanno del male, solo perché ritengo insensato spezzare i legami, i rapporti.. i rapporti cambiano, si possono trasformare. Se l'evoluzione libera dei rapporti tende a distruggerli allora vuol dire che son rapporti malsani, son rapporti con poche basi umane, pochi legami profondi, fragili. La realtà dei fatti è che devo accettare che sia anche così! Che sia quel che sia...
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