Anni ed anni ed anni di chiusura, e pochi istanti per scoprirne le cause.
Il perché della testa così pesante, il perché dei pensieri che affollano la mente di continuo, intasano il corpo, fanno irrigidire la mia schiena facendomi diventare gobbo, mi fanno smettere di sorridere, mi fanno camuffare la voce, facendola passare da ampia e profonda a pungente e fastidiosa.
Non poteva che essere la più semplice spiegazione possibile!
Mi giudico troppo, in continuazione, creando un loop di pensieri che portano a giudicarmi, con giudizi che portano a pensieri, fino ad infilarsi in una spirale che si trasforma in un singolo fottuto nero, il centro del massimo degrado e compressione della persona in un punto, in un'entità priva di massa e spirito. Talmente compresso tra pensieri tanto pesanti che non ti lasciano via di fuga, che non ti permettono nemmeno di capire cos'è, non ti permettono di vedere la natura vera ed autentica della relazione con te stesso ed il mondo circostante.
E' bastato prendere coscienza e realizzare che è semplice e puro giudizio nei miei confronti. Che avevo solo gli occhi chiusi.
Nuovo nodo sciolto, questo davvero pazzesco! Questa pratica rende davvero inevitabile la felicità, proprio per il fatto che ti spinge a rideterminare ogni giorno l'obiettivo della felicità, perché non ti permette di scappare, perché ti spalanca gli occhi ed ogni altro senso per dire si ad ogni singolo istante di vita, con l'ammonimento continuo che basta poco per richiuderli, per rientrare dentro un guscio. Ma ora che la causa è individuata, l'effetto è ben trasformato! :)