Scale e accordi sempre più ricchi, e suoni che fino a poco tempo fa sembravano dissonanti ora appaiono più chiari e piacevoli! è meraviglioso studiare la musica! Certo quell' Hanon schifoso lo odio a morte, tanta tecnica classica per il solo scopo di rafforzare le dita... penso che inizierò a girare con anelli da mezzo chilo l'uno per rinforzarle, preferisco.
Ma il resto è fantastico! Tutti quegli assurdi accordi alterati ed il voicing e tutte le diavolerie che solo i jazzisti potevano inventare per accompagnare i pezzi senza mai utilizzare un microframmento dell'armonia classica, schifando le toniche e le quinte con assoluta fermezza, riempiendo i vuoti che generazioni e generazioni di musica avevano sempre tralasciato. Come se avessero paura dell'aria libera!
Ora si inizia a ragionare senza bisogno di farlo! Libero di utilizzare tutti i tasti neri che voglio, libero di dar fastidio agli orecchi poco allenati ad ascoltare l'assoluta libertà di espressione!
martedì 28 ottobre 2014
venerdì 24 ottobre 2014
Le rondini ci hanno lasciati soli
Le rondini oggi hanno deciso di lasciare il suolo pisano, di
andare in direzione di mete più calde ed accoglienti, lasciandoci soli al nostro
autunno. Ci son creature che non hanno la capacità di adattarsi al luogo e per
essere felici devono allontanarsi da luoghi avversi, creature che son
principalmente fatte di materia e cinetica, di scambi di energia rapidi ma se
vogliamo piuttosto deboli. E poi ci son gli esseri umani, lasciati soli nel
loro autunno e poi nel loro inverno, che invece hanno la maggior dote nel
potenziale. Un potenziale infinito che troppo spesso fa un sacco di fatica a
sfociare in cinetica di corpo o anche solo di pensiero o parole. Un potenziale
che tale rimane, che spesso in realtà avvizzisce sotto la coltre di neve che il
nostro gelo produce. Noi, padroni della nostra emotività e del nostro stato vitale,
decidiamo in maniera più o meno conscia che clima essere, che clima propagare verso
l’esterno e come influenzare quindi l’ambiente esterno... molto stupidamente
mettiamo cause senza curarle più di tanto e ci interessiamo troppo degli
effetti, con il risultato di espandere il nostro inverno anche nel cuore degli
altri senza prenderci la responsabilità (almeno parziale, la famosa regola del
50 e 50%) di ciò che facciamo.
Aggiungi poi che è raro avere a che fare con persone che hanno la capacità di non farsi destabilizzare dal clima altrui ed il gioco è fatto. Un gioco fatto di rumorosi tuoni, rare primavere, uniche estate e omnipresenti ventosi giorni tempestosi. L’essere umano medio riesce ad essere un autunno / inverno abbastanza rigido di questi tempi...
Aggiungi poi che è raro avere a che fare con persone che hanno la capacità di non farsi destabilizzare dal clima altrui ed il gioco è fatto. Un gioco fatto di rumorosi tuoni, rare primavere, uniche estate e omnipresenti ventosi giorni tempestosi. L’essere umano medio riesce ad essere un autunno / inverno abbastanza rigido di questi tempi...
Ecco io ultimamente temo di aver deciso in maniera inconscia
di essere un clima ventoso, ma comunque piuttosto soleggiato. Un vento caldo o
freddo, purtroppo a volte in funzione al clima ed alla pressione altrui...
tendo a spazzar via il clima negativo degli altri o ad accoglierlo e farlo mio.
Stupida emotività! Mi rende rapido e sensibile ai cambiamenti di direzione,
intensità e calore, ma un po’ sbandierante. Ma d’altronde è così che ho deciso
di vivere per ora... per crescere il più velocemente possibile riprendendo a
cavalcare l’onda che è sempre più vicina, sempre più vicina. Devo dire che da
tutti i punti di vista è un periodo di sicuro entusiasmante, senza mai un
momento di pausa, se non solo in quei momenti in cui ho bisogno di placare il
vento e di prendermi cura di me coccolandomi un pò con le giuste grandi e piccole cose
mercoledì 8 ottobre 2014
Stay strong boy.
Ho appena realizzato a cosa è dovuto lo stato di inquietudine degli ultimi giorni. Una cupa e densa e poi rarefatta inquietudine.
In tutti questi anni di università, ben 12, ho sempre avuto un compagno di avventure accanto... in principio è stato Mauro, a Cagliari, quando la musica diventava violenta per la prima volta ed appassionata, quando era l'unico modo per studiare e l'unico modo di farsi forza nell'assurdo mondo universitario... poi il trasferimento, il distacco dolorosissimo da lui e l'incontro con Ilaria, Andrea e poi Sebastiano. Tutti e tre diversi, tutte e tre con ruoli estremamente diversi, complementari e completi allo stesso tempo. Lei così dolce, pazzoide, fantasiosa, artistica e profonda, l'altro così introspettivo, un orso, capace di vedere la vita in maniera perfettamente pratica e reale, capace di essere una guida anche a sua insaputa. E poi sebastiano... un fratello, non c'è altro da aggiungere. Poi il delirio degli sfasciacarrozze, con le guide separate e assolutamente indipendenti, ma allo stesso tempo legate e necessarie. Ester e Wendy, e Mati... e poi Feffe... e poi il nulla.
Ho sempre avuto un compagno o una compagna di avventura, con ruoli sempre unici e interpretazioni assolutamente rare ed inimmaginabili prima del loro avvento. Ora non li ho più accanto. Ed è questo che mi fa sentire sperduto: il fatto che ora davvero si rende necessario viaggiare da solo. Viaggiare col mio passo, rapido, fuggitivo. Scappo dalla necessità di dipendere da qualcuno anche se parzialmente.
Ho sempre sviluppato la mia vita con assoluta indipendenza, ma la assoluta e omnipresente presenza di qualcuno accanto a me per così tanti anni continuativi, mi ha fatto perdere qualche passaggio di crescita forse...o forse ha solo sviluppato qualche attaccamento.
Ho sempre seguito la mia strada. Sempre. E Sempre queste persone mi son state accanto, ognuna con il suo percorso, che per il 90% delle volte si è rivelato comune o parallelo... Ora mi guardo accanto, e vedo solo l'asino del mio lato emotivo fragile, che ha ovviamente i suoi carichi di esperienze da trasportare.. io ed io asino.
Beh dai, almeno questa immagine mi fa sganasciare dalle risate...
e pensare che il post era iniziato funesto.
E' bello viaggiare da soli. Da una soddisfazione davvero violenta. Non mi son mai sentito così tanto capace in ogni campo della vita come ora. E si, quando la stanchezza si fa sentire a fine giornata, quando l'oscurità inizia ad prendere il sopravvento sia nella luce che nell'animo, allora lo sconforto mi possiede un pò. Ed a volte mi stupra.
stay strong boy.
Da un lato hai anche preso gusto a questo sapore!
In tutti questi anni di università, ben 12, ho sempre avuto un compagno di avventure accanto... in principio è stato Mauro, a Cagliari, quando la musica diventava violenta per la prima volta ed appassionata, quando era l'unico modo per studiare e l'unico modo di farsi forza nell'assurdo mondo universitario... poi il trasferimento, il distacco dolorosissimo da lui e l'incontro con Ilaria, Andrea e poi Sebastiano. Tutti e tre diversi, tutte e tre con ruoli estremamente diversi, complementari e completi allo stesso tempo. Lei così dolce, pazzoide, fantasiosa, artistica e profonda, l'altro così introspettivo, un orso, capace di vedere la vita in maniera perfettamente pratica e reale, capace di essere una guida anche a sua insaputa. E poi sebastiano... un fratello, non c'è altro da aggiungere. Poi il delirio degli sfasciacarrozze, con le guide separate e assolutamente indipendenti, ma allo stesso tempo legate e necessarie. Ester e Wendy, e Mati... e poi Feffe... e poi il nulla.
Ho sempre avuto un compagno o una compagna di avventura, con ruoli sempre unici e interpretazioni assolutamente rare ed inimmaginabili prima del loro avvento. Ora non li ho più accanto. Ed è questo che mi fa sentire sperduto: il fatto che ora davvero si rende necessario viaggiare da solo. Viaggiare col mio passo, rapido, fuggitivo. Scappo dalla necessità di dipendere da qualcuno anche se parzialmente.
Ho sempre sviluppato la mia vita con assoluta indipendenza, ma la assoluta e omnipresente presenza di qualcuno accanto a me per così tanti anni continuativi, mi ha fatto perdere qualche passaggio di crescita forse...o forse ha solo sviluppato qualche attaccamento.
Ho sempre seguito la mia strada. Sempre. E Sempre queste persone mi son state accanto, ognuna con il suo percorso, che per il 90% delle volte si è rivelato comune o parallelo... Ora mi guardo accanto, e vedo solo l'asino del mio lato emotivo fragile, che ha ovviamente i suoi carichi di esperienze da trasportare.. io ed io asino.
Beh dai, almeno questa immagine mi fa sganasciare dalle risate...
e pensare che il post era iniziato funesto.
E' bello viaggiare da soli. Da una soddisfazione davvero violenta. Non mi son mai sentito così tanto capace in ogni campo della vita come ora. E si, quando la stanchezza si fa sentire a fine giornata, quando l'oscurità inizia ad prendere il sopravvento sia nella luce che nell'animo, allora lo sconforto mi possiede un pò. Ed a volte mi stupra.
stay strong boy.
Da un lato hai anche preso gusto a questo sapore!
lunedì 6 ottobre 2014
Quante cose succedono nei sogni…
succede che ti
imbruttiscano quando federica ci fa capolino quasi giornalmente, e succede che
ti scaldino quando poco prima del risveglio sogni di baciare le guance di una amica e poi questo bacio
assapora le sue labbra per brevi istanti e ne senti distintamente il bordo del
labbro. Ed il bacio è esattamente morbido come la realtà, così come quelle
guance sulle quali poi sospiri…
i sogni… quella parte di te stesso che ti
ricorda cosa è capace di mancarti più di ogni altra cosa al mondo. Quella parte
di te, la più bastarda e selvaggia, incontrollabile.
mercoledì 1 ottobre 2014
Sono stanco del sessismo femminile e maschile.
Il giorno in cui le donne e gli uomini parleranno alla persona e non al genere, allora la comunicazione sarà possibile. Quando smetterete di rivolgervi al genere, avrete un dialogo, altrimenti riceverete solo schiaffi e/a parole
per il resto, ben venga il conflitto a parole, ma solo quando è la parte emersa dell'iceberg, solo quando esistono grossi contenuti totalmente immersi, quelli fatti di motivazioni reali, di sentimenti, di paure connesse o sconnesse dalla realtà.
Il resto è solo becero sessismo, tanto maschile quanto femminile.
Il resto è solo becero sessismo, tanto maschile quanto femminile.
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