lunedì 13 agosto 2012

Chi visse sperando..

Mi son appena reso conto di una cosa...non è esattamente un'eureka, ma è qualcosa sulla quale devo ancora lavorare e ragionare del tutto per capire a fondo.

In tutti questi ultimi anni di mille azioni, di mille faccende sconclusionate, mi rendo conto d'aver sempre vissuto con i piedi più o meno sempre in terra, troppo adesi al terreno, a parte qualche raro frangente di volo planare delizioso ad altissima quota..

Troppi piedi a terra, e se è possibile ho anche messo il cavalletto per stare sempre e solo dritto, senza mai permettermi di cadere veramente a terra e sbucciarmi le ginocchia per essere collegato al dolore della terra.

Ciò che mi è mancato è la SPERANZA. Non l'ho mai coltivata in questi ultimi anni, convinto che fosse solo esclusivamente dannosa, che bisognasse sempre e solo capire la realtà e viverla nel presente, fantasticando si, ma senza sperare davvero. Ed infatti la mia realtà, e quella dei miei amici più vicini si è riempita troppo di cinismo e di fastidio crescente per il mondo, sfociato infine in una noia animale e dell'anima. Vita troppo fredda, non certo scarna di sentimenti, ma....si, è mancato un bel pò il sale della speranza.

Sperare fa male sia chiaro, è un'invenzione del potere, perché chi spera è controllabile, chi spera vive bene con poco e può staccarsi un pò dal lato materiale della vita...e questo l'ho sempre temuto, perché in fondo i denari e gli averi aiutano a rimanere collegati alla terra anche solo per il semplice fatto di mangiare cibi sani e respirare aria pulita, tutte cose estremamente costose.

..ho decido che d'ora in poi riprenderò un pò a sperare in qualcosa.

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