venerdì 3 agosto 2012

Mari e Monti

Partenza ed arrivo in città, città grigia come al solito. Non mi è mai piaciuta Sassari, nonostante io la conosca come le mie tasche, l'ho sempre trovata grigia ed insulsa, decadente quanto può esserlo Firenze..autocompiaciuta dei suoi palazzi e dei suoi angoli fuori dal comune. 
Platamona invece è sempre la stessa..abbandonata a se stessa, dopo il mito decaduto degli anni 60, con gli anni che l'hanno vista sfiorire da meta vacanziera per ricchi, fino a diventare spiaggia "cittadina" di Sassari e hinterland... ma tutto sommato come primo giorno di mare non c'è male...Risentire sulla propria pelle le carezze dell'acqua cristallina ed il calore della sabbia rovente mi era mancato davvero tanto...sa di relax, sa di vespe attratte dall'odore delle creme solari, sa di dispetti a mia sorella e mia madre, come bambino che non ho smesso mai di essere, Sa di odore di pineta, di qualche rifiuto abbandonato qua e là, di asfalto mangiato dagli anni, di casette del mare rovinate dalla salsedine.. 

Sa di malinconico..

E come direbbe Sebastiano "Mai Una Gioia, MAI"...mi scappa da ridere perchè in fondo mi piace così!
Nuovo giro e nuova corsa, ora il rimpatrio in paese, la morte dell'anima...con i suoi vecchi discorsi, con nemmeno la solita vecchia gente...un paese che meriterebbe di diventare fantasma per onorare come dovrebbero davvero scorrere gli eventi.
Qualche ragazzina in giro, qualche bambino che gioca a fare il Balente vestito con pantaloni di pannetto, bar chiusi in via roma e nuovi murales nelle pareti...la nuova giunta, non sapendo come sprecare i soldi che latitano dalle casse da tempo, si è sbizzarrita dando colpi di colore qua e là per ricreare vecchie scene agropastorali di tempi che furono...

Mi era mancata la sardegna..con le sue profonde cicatrici, con la sua voglia di non crescere mai, con le sue assurde contraddizioni...abbandonata agli eventi, ferma e statica ed autocompiaciuta...

penso ci morirò per una quindicina di giorni, spegnendomi come al solito...donando l'unica gioia ai cavalloni delle onde da cavalcare durante giornate di mare violento e desiderato. Senza attese, senza obbiettivi, quest'estate va così...senz'anima che mi cerca.
Mi perderò in queste terre, quando sarò stanco ritornerò in terra Toscana

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