martedì 24 aprile 2012

Spock’s Beard - Snow

Che ti frega se a volte vivi nei ricordi invece che nel presente?
A volte è piacevole godersi sane dosi di autococcole stordendosi con la musica di tempi passati, e questo disco mi ricorda il 2002 anno in cui è stato pubblicato, l'ultimo disco con Neal Morse alle tastiere ed alla voce, indiscusso leader del gruppo..
Connobbi gli Spock's Beard con il disco V, secondo me il loro migliore, ma a SNOW ci sono particolarmente affezionato..sarà che ai tempi ero un ragazzino 20enne che aveva appena tagliato i suoi lunghi capelli neri liscissimi come risposta ad una delusione amorosa..
Ricordo quanto ero fragile in quell'anno, un ragazzino verginello che aveva abbandonato prima il proprio piccolo paese, ed infine Sasssari, la città che mi ha visto crescere e cambiare durante le superiori...lasciando per due volte gli amici nei luoghi dove aveva anche lasciato il cuore..
2002, affrontavo il secondo semestre da matricola dell'università a Cagliari, ed ero già diventato un discreto ascoltatore di musica, avido e voglioso di infilare il Cd nello stereo, rabbrividendo e dedicandomi solamente alla musica. Ascolto puro, senza altro da fare, casse davanti alla faccia e quando non era possibile, a causa dello studio dei miei coinquilini, un bel paio di cuffie..
Ai tempi frequentavo assiduamente un forum su internet, Bourbon Street, dedicato a tematiche oscure ed esoteriche, religiose e musicali...parlerò di questo un'altra volta, volevo focalizzare il ricordo sull'evento che mi ha immesso di prepotenza nel mondo dell'amore fisico e mentale..sul quel sito connobbi la mia prima vera violenta fiamma, Barbara, Donna di 28 anni perfetta nave scuola dagli occhi chiari come il mare, capelli neri come la pece, esattamente la mia copia, a parte l'altezza ridotta e le forme giunoniche che mi hanno selvaggiamente allattato...occhi truccati, vesti metallare e darkettone...un sogno...la versione gnocca ed italica di Amy Lee cantante degli Evanescence...
La cosa incredibile fu che fu lei per prima ad innamorarsi di me e questo mi sorprese non poco soprattutto perchè avveniva tramite internet...come poteva un mezzo così freddo mostrare emozioni così violente ed intense? com'era possibile che fossi io il prescelto di cotanta bellezza e mente fantastica? Che voce che aveva...quando cantava sussurri nel mio orecchio stuzzicava tutte le corde del mio pianoforte, come solo una cantante perfetta poteva fare..insomma...il mio primo amore...ricambiato, totalmente ricambiato, travolgente, privo di pietà, dolce e lussurioso allo stesso tempo...ogni volta che i nostri occhi ed i nostri si guardavano era uno scontro violento..

In tutto questo, il disco SNOW aveva un impatto notevole, perchè io ero Snow, l'albino guaritore di spirito e corpo protagonista del disco, Freak perchè dotato di un potere immenso, capace di estirpare le sofferenze dai cuori, dai corpi e dall'anima delle genti di New York, e Freak perchè era un fottuto albino, col viso assai spigoloso ma dolce, un'uomo cresciuto sopportando la sua natura ed accettandola nonostante il mondo gli remasse sempre contro tra sopprusi e cattive compagnie...
Lei invece era Carie, splendida americana della quale Snow si era follemente innamorato e purtroppo non ricambiato perchè agli occhi di lei lui era solo uno stupido Freak palla di neve, deriso dalla risata cristallina di lei e dai suoi splendidi occhi femminili e taglienti...
You're a Freak Boy
You're a Freak Boy
You're a Freak Boy
How could you think I'd love you 

Io non volevo fare la fine di Snow, e lei lo sapeva molto bene..ai tempi ero molto diretto e sintetico nel parlare...mi si poteva capire molto bene..d'altronde ero fresco, con nessuna cicatrice sulla pelle a parte qualche piccola ferita...è facile farsi capire quando non ci sono le paure che costruiscono castelli di parole, muri invalicabili per chi si ha davanti...

Questa invece è l'anima di Snow, meravigliosa, limpida e fragile...
 



Inutile dire quanto sia finita male la storia...
Ma il disco merita davvero, il viaggio di un uomo diverso, un uomo complicato, il viaggio di un'anima fragile che ha conosciuto l'amore negli occhi delle persone, che è stato sopraffatto dalle difficoltà del mondo nonostante le sue immense qualità spirituali..un uomo che cade, un uomo che scivola nel torbido per poi rialzarsi grazie alla chiamata di Dio e poi morire miseramente come un figlio del signore, un apostolo tra tanti..

Questo è un doppio cd di Prog Rock, un disco moderno ed allo stesso tempo radicato nella tradizione del passato, tra Genesis (soprattutto loro visti i paragoni con il Disco the lamb lies down on broadway, simile nelle tematiche e nell'incedere), Yes e tanto tanto Spock's Beard, quindi grande personalità.

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