lunedì 19 dicembre 2011

L'amore squilibrato è un panopticon circolare, con al centro l'amato sicuro di se, mai veramente vittima del sentimento, quasi il controllore del rapporto..e l'amante subordinato nella periferia del cerchio..sempre visibile, sempre studiato con attenzione dallo sguardo del controllore, all'interno della propria cella, dalla quale non può vedere l'esistenza del controllore, ma può solo subire o godere degli occhi altrui avidi di potere...
Descriviamolo così, naturalmente tutto terribilmente inconscio, per entrambi..controllore e controllato...
E quando si innesca questo meccanismo non si può tornare indietro spesso, anche perchè tutte le azioni che vorrebbero bilanciare il sistema sarebbero del tutto inutili in quel carcere perfetto, dove il controllore non può essere visto o riconosciuto e compreso..l'unica reazione violenta spingerebbe il carcerato a sfondare le sbarre, a cercare chissà dove la porticina della colonna centrale, per incuriosirsi di come funzionano le cose all'interno, spingendo fuori il controllore e sostituendosi ad esso...




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